Per sensibilizzare i ragazzi su questo problema e promuovere un dibattito all’interno delle scuole il 30 Aprile 2018 Fare x bene ha postato sui suoi canali social #maipiùunbancovuoto, un piccolo cortometraggio ispirato alla storia vera di una vittima di bullismo: Carolina Picchio, morta suicida nel 2013.
Il film in pochi giorni è diventato virale superando tre milioni di views e più di duecento mila condivisioni. Molti vip e influencer, colpiti dalla forza e dal messaggio del video lo hanno condiviso sulle loro pagine e il film della lunghezza di più di tre minuti è andato on air, senza investimento media, su alcuni canali della tv nazionale (Italia 1 e Real Time) che hanno aderito all’iniziativa.
Ma soprattutto la campagna ha ottenuto il patrocinio del MIUR ed è stata proiettata in oltre 40 scuole italiane, promuovendo un percorso educativo e un dibattito laddove il problema del bullismo e del cyberbullismo nascono.
Idea Creativa
Una professoressa presenta a una classe di alunni una nuova campagna. La ragazza si chiama Stefania, ha 14 anni e inizia a raccontare una storia che diventa sempre più drammatica. La ragazza dice di essersene andata dalla sua città perché ad una festa, dopo aver bevuto un po’ troppo e ed essere svenuta, alcuni ragazzi hanno finto di avere un rapporto sessuale con lei e hanno ripreso il tutto con il cellulare. Il giorno dopo la ragazza è stata vittima di cyberbullismo è ha ricevuto più di 2.000 messaggi di insulti in soli 24 ore. Per questo motivo la ragazza, soffocata dalla vergogna, si è suicidata lanciandosi dalla finestra della sua camera. In realtà Stefania è morta il 2 Aprile del 2014 e conclude la sua storia dicendo agli altri ragazzi: “se non fossi morta oggi sarei una vostra compagna di classe e non potete capire quello che vi siete persi”. Appaiono alcuni super in rapida successione: 1 victim of cyberbullying out of 10 tries to commit suicide, this video is inspired by the true story of Carolina Picchio and dedicated to all the other victims. Su un banco vuoto appare l’hastag #maipiùunbancovuoto